La famiglia Bava risiede nella zona di Cocconato almeno dall’inizio del 1600, e già allora la cascina di famiglia, ca’ Traversa, era circondata da vigneti.

La vocazione vitivinicola era già nel DNA della famiglia, che da tempo produceva vino per proprio consumo, insieme alla coltivazione di altri prodotti dei campi. Il vino prodotto veniva poi conservato in botti nelle cantine sotterranee della cascina e imbottigliato nelle grandi annate, o per le occasioni da ricordare.

bava cocconato
Invito al pranzo per l’inaugurazione della linea ferroviaria Asti Chivasso, Ristorante della Stazione Ferroviaria di Giuseppe Bava. Ottobre 1912.

Ma è a inizio Novecento che un avvenimento storico cambia le sorti del paese di Cocconato e, con esso, quelle della famiglia Bava.

Un viaggio di andata e ritorno nel mondo del vino

Il 24 ottobre 1910 iniziano ufficialmente i lavori di scavo per un grande avvenimento: la realizzazione della ferrovia che includerà Cocconato nella linea Asti – Chivasso. La galleria venne completata circa un anno dopo, con due stazioni: quella più piccola di Bonvino e quella di Cocconato, adibita anche a scalo-merci.

inaugurazione galleria cocconato
Inaugurazione della galleria Bonvino – 1911

Racconta Piero Bava: “Dove ci sono operai che lavorano, ci sono persone che hanno bisogno di pane e di vino. Così, la mia famiglia ha aperto prima un forno, poi un albergo con ristorante, sala da ballo e cantina: il mio bisnonno Giuseppe Bava era consapevole che, di lì a poco, la ferrovia avrebbe permesso trasporti e commerci più agevoli sulla direttrice di Torino, favorendo incontri e scambi”.

 

L’impianto venne attivato come stazione il 20 ottobre 1912 dalle Ferrovie dello Stato, contestualmente all’inaugurazione della linea Chivasso – Asti: un giorno importante per tutto il paese di Cocconato. I collegamenti con il paese, a 3 km di distanza, per molti anni furono assicurati da un servizio di navette comunali.

La trattoria con albergo, successivamente rimasta attiva come ristorante fino agli anni Settanta, non ha però distratto la famiglia Bava dalla produzione vinicola, che, al contrario ha continuato a crescere.

stazione ferrovia cocconato
Stazione ferroviaria Cocconato anni 20

Sebbene l’attività principale in quegli anni fosse legata alla ristorazione, la famiglia continuò a investire nella produzione del vino. “Tutti i contadini dei dintorni coltivavano vigneti, facevano fermentare una parte dell’uva per loro, poi la vendevano. Noi siamo diventati loro clienti, andavamo a comprare l’uva da loro. Verso sera cominciavano ad arrivare dei carri con la bigoncia dell’uva, che la portavano in cantina. Noi avevamo la pigiatrice a manovella, con dei rulli: i contadini con il tridente buttavano dentro l’uva, preparavamo il mosto, e con la brenta (una sorta di piccola bigoncia in legno) lo si portava nelle botti a fermentare”, ricorda Piero Bava.

È così che l’arrivo della ferrovia ha dato un importante impulso allo sviluppo economico di Cocconato, e ha permesso alla cantina Bava di portare avanti la tradizione vinicola che ha da pochi anni superato le 110 vendemmie.

Puoi scoprire tante altre storie sul nostro territorio e sulla cantina, venendo a trovarci a Cocconato: organizza la tua visita con degustazione.