L’autunno sta arrivando con un carico di novità in casa Bava: il nuovo Monferrato DOC Nebbiolo Superiore, Serre di San Pietro, è ufficialmente pronto per essere gustato.
Un vino nuovo, che è in realtà un potente ed evocativo ritorno alle origini: un Nebbiolo del Monferrato, proprio come quello che la nostra famiglia ha prodotto storicamente nelle vigne di Tuffo, piccolo borgo di Cocconato, nell’Astigiano.
Serre di San Pietro Bava esce con l’annata 2020, sottoposta a dieci mesi di invecchiamento in botti di legno, che fanno meritare al vino l’appellativo “Superiore”.
Le caratteristiche del Monferrato Nebbiolo DOC Superiore “Serre di San Pietro”
Dei tratti del Nebbiolo del Monferrato, in Serre di San Pietro si ritrova il colore rubino brillante, il profilo olfattivo floreale e speziato, il tannino tipico ma rotondo che assicura al vino longevità.
Il bouquet è ricco di profumi che richiamano prima le sfumature floreali legate alla viola e la rosa selvatica, mentre in un secondo momento la nota fruttata è più intensa, avvolta dalla piacevole percezione del legno in cui è stato affinato.
Al palato la struttura e l’ampiezza del vino sono ben bilanciate da una notevole freschezza, che arricchisce la persistenza sul finale.
Dalla storica vigna di Tuffo, il cui suolo bianco calcareo e ruvido copre le marne affioranti, il vino porta in dote il carattere, l’esaltazione della fragranza e la freschezza, coniugando eleganza e struttura.
Serre di Tuffo è il Monferrato Nebbiolo DOC Superiore che dimostra fieramente la tradizionale vocazione di Cocconato per quest’uva, e testimonia la lunga relazione tra queste terre e la famiglia Bava.
Monferrato Nebbiolo DOC firmato Bava: una storia che inizia da lontano
La famiglia Bava risiede nella zona di Cocconato almeno dall’inizio del 1600, e già allora la cascina di famiglia, ca’ Traversa, era circondata da vigneti.
Al tempo si produceva vino per proprio consumo, insieme ad altri prodotti dei campi. Il vino veniva conservato in botti nelle cantine sotterranee della cascina, e imbottigliato nelle grandi annate e per le occasioni da ricordare.
Così, nel racconto di Piero Bava, vino, territorio e famiglia si intrecciano:
“Un tempo – ricorda Piero Bava – quasi tutti a Tuffo avevano un pezzetto di terra; la parte alta delle colline veniva coltivata a vite. Già nel Settecento, la famiglia Bava aveva terreni di proprietà sui bricchi delle Serre, un punto panoramico della frazione da cui si vedono chiaramente l’arco alpino e il Monviso, sul crinale dell’antica Strada delle Serre. A inizio Novecento la famiglia si spostò nel fondovalle, accanto alla ferrovia, dove fu fondata la cantina che ancora oggi, a distanza di un secolo, è sede dell’azienda”.
Dalle finestre dalla cantina si scorge, in piena luce sulla collina di fronte, la storica vigna di fianco alla chiesa del borgo, nella stessa posizione descritta da una rara mappa catastale del 1790 (tra le poche completate durante il regno sabaudo) che reca il medesimo toponimo, Cadodo, indicato già allora come di proprietà della famiglia.
Proprio dalla chiesetta di Tuffo, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, deriva il nome che abbiamo deciso di dare a questo vino, proveniente da una vigna incastonata tra la Strada delle Serre e il sagrato della Chiesa di San Pietro e Paolo: così è nato il Serre di San Pietro
Il riconoscimento della DOC
Il riconoscimento della DOC Monferrato a questo Nebbiolo sigilla questa lunga presenza storica e riconosce la vocazione delle colline di Cocconato alla produzione del Nebbiolo, che vede a Cadodo e sui bricchi delle Serre le migliori esposizioni.
Il vigneto
Varietà: 100% nebbiolo
Vigneto: Cadodo
Altitudine: 375 metri s.l.m.
Terreno: Bianco calcareo e marnoso
Sistema di allevamento: Guyot
Monferrato DOC Nebbiolo Superiore… E non solo
Serre di Tuffo ad aggiungersi alla produzione della cantina Bava, accanto alle Barbere – dallo Stradivario, al Pianoalto Nizza e a Libera – ai Barolo e ai nebbioli della cascina nel cru Scarrone, Castiglione Falletto, in Langa.
Un ventaglio di sapori che puoi esplorare insieme alla storia del territorio di Cocconato e della cantina, scegliendo tra diversi percorsi di visita e degustazione.