Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della UE si è concluso il percorso di riconoscimento comunitario del Nizza Docg, che va definitivamente ad aggiungersi alle Denominazioni di Origine tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato.
Un risultato che giunge al termine di un percorso burocratico iniziato nel 2014, quando il Consorzio decise di richiedere il riconoscimento a Denominazione di quella che dal 2008 era una sottozona della Barbera d’Asti.
Ed è grazie al costante impegno nel promuovere le istanze presso tutte le sedi deputate che si celebra il riconoscimento definitivo di questa Barbera in purezza, coltivata in 18 comuni del sud astigiano.
L’obiettivo è quello di realizzare una barbera in purezza di qualità, sfruttando la vocazione di questi terreni. Si spiegano così le rigide previsioni del disciplinare, che nel limitare a 70 i quintali di uva per ogni ettaro di vigneto, impone un invecchiamento minimo in botti di legno, che oscilla tra i 18 e i 30 mesi.
Un lungo percorso, partito nel 2008 con la creazione di un’apposita sottozona nel disciplinare della Barbera d’Asti e concluso oggi, con il riconoscimento a livello comunitario.
Il risultato ottenuto premia gli sforzi di tutti i produttori di Nizza Docg e garantisce un prodotto di altissima qualità, capace di rappresentare adeguatamente il Monferrato in tutto il mondo.